lunedì 30 luglio 2007

Camere d'albergo


Sto girando moltissimo in questo periodo. Vedo alberghi nuovi ogni settimana. E' divertente, anche perché al quarto o quinto la scala di valori comincia a cambiare... Si controllano cose che, sicuramente, non rientrano nelle stelle della Michelin. L'aria condizionata non dev'essere troppo invasiva. Non deve seccare troppo l'aria, altrimenti al mattino ci si sveglia con la netta sensazione di una palla in carta vetrata fatta andare giù per la gola. Il minibar dev'essere ben dotato d'acqua... Quando c'è. Il bagno dev'essere comodo e pulito. Principalmente comodo, tanto poi il pelo nella doccia lo si troverà sempre.
L'ultimo albergo, a Varese, era l'epitome del lusso liberty, con il bagno tutto marmo e specchi... Ma scomodo, con un cesso tanto caruccio e lucido ma innegabilmente troppo basso per un bambino da un metro e ottanta come me.
Morale della favola?
Niente d'importante, cercavo solo di scrivere due righe che accompagnassero la foto...
Perché alla fine, da un cesso lussuoso ma scomodo, nella peggiore delle ipotesi si ha sempre la possibilità di ricavare una fotografia divertente...

martedì 24 luglio 2007

Scrivere scrivere...

Sono a Varese, un po' sbronzino, ed è troppo tardi. Oggettivamente troppo tardi. Sto scrivendo qui sul blog dopo un bel po'... Non che non ne avessi avuto voglia, anzi. E' solo che, magari come per altre cose, non riuscivo a sbloccarmi. Come per il sesso (ma ci sono altre "strane idee", ben più serie, che mi bloccano), come per un certo tipo di fotografia. Tutte attività creative, tutte attività in cui butto tutto me stesso con risultati, a volte, strabilianti. Soprattutto per me stesso, - pare che qualcuno mi ritenga un artista, per tutte e tre le attività... Matte, senza dubbio - stupito da splendide fotografie (ma le ho fatte io?), ottima prosa (ma l'ho scritta io?), grandiose scopate (queste sono un lontano ricordo, purtroppo, e a volte dubito veramente di averle fatte).
L'alcool aiuta, certo. Scrivo con più tranquillità, scrivo bene, pronto, in forma, consapevole di poter andare avanti per ore con facilità. Mi posiziono bene, fotografo, scelgo ottime luci, ottengo buoni risultati. Sono disinibito dall'alcool e non ho paura di sperimentare. Per quanto riguarda il sesso... Niente da fare, per adesso questo è per scelta un blog al massimo vietato ai minori di quattordici anni, non mi va di entrare nei dettagli... Magari farò partire un blog figlio, ricco di dettagli piccanti, per semplice sfizio. Forse.
Non contateci, miei quattro lettori.
Scriverò. Lo giuro, scriverò.
E avrei voglia di andare avanti per ore.
Ma pur essendo a Varese (che ci faccio a Varese? Lavoro, lavoro...), pur essendo in un albergo così lussuoso da farmi dubitare della sanità mentale della mia azienda intesa come superessere (quasi)raziocinante, domani alle sei suonerà di nuovo la sveglia, io mi dovrò alzare, fare la doccia, vestire, infilarmi in macchina, andare al Pra, fare un respiro profondo e partire nella mia usuale performance di sei ore e più, essere rassicurante, la parte che mi sono scritto negli ultimi tempi e che interpreto così bene. Ma che è comunque una fatica immane interpretare con convinzione per tutto quel tempo.
Non posso scrivere. Devo dormire - dormo già troppo poco - non devo bere troppo, devo essere in un minimo di forma per domani.

Una volta una donna mi disse che l'unica filosofia di vita possibile è quella di vivere i propri sogni. Faccio il possibile, ma Dio solo sa quanto sono lontano dal riuscirci.

P.S. No, non sono minimamente attratto dalla sperimentazione omosessuale. No, non sono nemmeno bicurious. Sono inguaribilmente e noiosissimamente etero. E no, non andrò oltre nella descrizione di ciò che per me, ad oggi, è sesso, amore e videotapes...

sabato 7 luglio 2007

Grand Hotel Supramonte

Chiedo scusa a Fabrizio per aver rubato il titolo, ma come sempre trovare un titolo è la cosa più difficile, e Fabrizio aveva trovato il titolo perfetto.

Oggi avevo tempo, ero rilassato e, trovandomi a Nuoro, ho deciso di fare un giro... Ho preso la macchina è sono partito in direzione Orgosolo: dopo West Belfast mi sembrava giusto vedere anche i murales Sardi.
Cercavo dei murales da fotografare, ho trovato un posto folle, un viaggio nel tempo invece che nello spazio. Una natura selvaggia ed aspra, non incontaminata ma simile a quello che doveva essere l'Italia intera un secolo fa. Gente tranquilla, dura, sincera ed ospitale: mi sono fermato a prendere un caffé in un bar di Orgosolo e un tizio mai visto e conosciuto, senza nessun motivo, mi ha offerto il caffé. Senza movimenti, senza grande agitazione. I sardi sono gente silenziosa. Quando sono andato per pagare il barista mi ha guardato e ha detto "già pagato". Ero tanto sorpreso che ho dovuto farmelo ripetere due volte per essere sicuro di aver capito bene.
Poi il Supramonte, una terra strappata a forza dal XXI° secolo e ancorata nel XIX°. Greggi di pecore e mandrie di vacche per le strade, nessuno in vista per chilometri. Boschi e macchie impenetrabili, butte identici a quelli che ho visto in Arizona. Il west americano in piccolo... Ma con i pastori sardi invece degli indiani.
Detto tra noi, sono certo che i due gruppi si intenderebbero benissimo.
Qualche immagine, presa e buttata lì... E tardi, devo cenare (solo...) e ho poco tempo.



venerdì 6 luglio 2007

Nuoro

Ridente cittadina tra i monti della Barbagia...
Parliamoci chiaro, che diavolo ci faccio a Nuoro? A me la Sardegna non mi ha mai esaltato. Quella sorta di mito sardo diffuso tra molti italiani (compresa mia sorella) come della "mecca delle vacanze" mi ha sempre causato l'orticaria... Così ho sempre evitato i lidi sardi. Fino a che (contrappasso? Punizione divina?) mi sono ritrovato a overci andare... Per lavoro.
Lo so, lo so. Cinque giorni in Sardegna, tutto spesato, un paio di quei cinque praticamente liberi, luglio... Praticamente il sogno proibito n° 2 dell'italiano medio (il numero 1, se qualcuno è interessato, comprende Moana Pozzi, una vincita al superEnalotto, qualche parolaccia al proprio datore di lavoro e una serie di altre follie...).
Eppure non sono esaltato. Per niente. Per un sacco di motivi... Qualcuno vuole saperli? Io li dico lo stesso.
Prima di tutto mi manca un po' di nonfaccazzismo professionale. Starsene tranquillo sul letto, senza problemi di tempo, in casa propria, tutti i libri a disposizione, canna in mano (oddio, è reato anche menzionarla?)...
Il viaggio in Irlanda ha richiesto il suo pedaggio. Tra l'altro è stato meraviglioso... Ma ancora non ho avuto il tempo materiale per riguardare le foto, digerire le sensazioni, assorbire gli odori... Tranne, purtroppo, la Guinness, che è stata assorbita anche troppo presto.
Mi manca. Mi manca la tranquillità, mi manca la riflessione. Mi manca parlarne davanti ad una birra con gli amici...
Intanto sono a Nuoro. E domani ho la giornata libera.
E se tutto va bene domani, meno di una settimana dopo aver fotografato i murales di Belfast, vado a fotografare quelli di Orgosolo... Sarà una bella sfida!
Au revoir, mes amis... I love you all.