lunedì 21 aprile 2008

San Silvio

No, non è un commento sulle elezioni.
Mi chiamo Silvio, non ci posso far niente, è un nome che è in famiglia da qualche secolo, si chiamava così mio nonno... Che ci posso fare?
E' che oggi (21 aprile) si festeggia San Silvio (e compagni), martire ad Alessandria. Quindi, tra le altre cose, oggi è il mio onomastico.
Ora, di 'sto santo non si sa praticamente nulla. Io ogni tanto cerco, sperando di trovare qualche notizia, qualche cosa, non dico un'agiografia completa, ma almeno due spigolature di poco conto. Niente.
Quindi parto d'immaginazione: era un Alessandrino, quindi probabilmente cultura greca, etnìa egiziana (con buone probabilità di gocce di sangue ebreo). Profondamente integrato nella vita del cristianesimo alessandrino dove, per inveterata abitudine, si risolvevano le questioni religiose a spadate; una bella guerra di piazza per risolvere intricate e quasi incomprensibili questioni dottrinarie, facendosi saltare la mosca al naso se per caso qualcuno andava a dire qualcosa di sbagliato sulla consustanzialità o si faceva per caso il segno della croce con quattro dita invece che tre.
Me lo immagino come un giovane polemista, ferrato nei dibattiti, pronto a ricorrere a mezzi non ortodossi se per caso la disputa si alzava di tono, ben poco ecumenico e molto incazzoso se per caso si trattava di difendere le proprie idee, per niente ligio all'autorità e che, nel momento in cui l'autorità suddetta lo condannò a morte (probabilmente per il tradimento di qualche correligionario irritato dalla sua abilità nei dibattiti, tipica di un giovane mezzosangue in parte greco e in parte ebreo cresciuto leggendo Socrate e Platone), dopo un momento di tristezza infinita, passò alla totale rassegnazione, fece un respiro profondo e... "vabbé, facciamoci martirizzare. Speriamo che serva a qualcosa..."
Lo so, a volte ho troppa immaginazione. Comunque auguri Silvio: spero ti stia divertendo in quell'angolo di paradiso dove risiedi, lontano da tutti, abbastanza tranquillo e con giusto un paio di preghiere all'anno da parte di qualche rompicoglioni troppo zelante.

martedì 15 aprile 2008

Ma... E' successo qualcosa?

Non so. Giornali, televisioni, gente in giro, tutti parlano come se ieri fosse successo qualcosa.
Ieri non è successo niente.
Come insegna uno dei maestri, basta credere in qualcosa in maniera totale, sviluppando un campo di distorsione della realtà: un'area intorno a noi in cui la realtà è deliberatamente distorta e piegata alle nostre esigenze. Se ci impegnamo abbastanza e se siamo abbastanza carismatici e convincenti possiamo anche far sì che questo campo si espanda, portando altre persone a condividere questa nostra realtà e a calarsi nel nostro mondo personale.
Non importa quanto assurdi e folli siano i memi che proponiamo: se rispondono ad alcuni banali criteri di coerenza interna (la realtà personale nella quale crediamo deve essere autoconsistente, deve basarsi su di una serie di assunti da non dimostrare che portino a logiche e facilmente comprovabili conclusioni tutte coerenti, senza eccessive forzature) e se vengono sostenuti con forza tranquilla - la sicurezza in cui si crede in queste cose è fondamentale, non si devono avere dubbi - la realtà si distorcerà impercettibilmente intorno a noi, portando lentamente, per piccoli passi, a cambiare ogni percezione.
Se la personalità di chi proietta questo campo è sufficientemente forte i memi che da lui si irradiano potranno raggiungere distanze sempre maggiori, coinvolgendo sempre più persone.
Nel caso - estremo ma frequente - di memi particolarmente potenti e la cui base sia condivisa tra ampi gruppi di persone diventa estremamente facile - anzi, a volte così semplice che è letteralmente impossibile controllarne la diffusione - far sì che il nostro campo di distorsione personale si espanda, venga condiviso e cominci ad autosostenersi.
Quindi, visto che siamo tanti (ma non abbastanza), ripetiamolo tutti insieme: ieri non è successo niente.
Ieri non è successo niente.

sabato 12 aprile 2008

Odio le promesse elettorali...

Domani, si dice, dovremo andare alle urne. Sempre da quello che si dice ci toccherà scegliere il nuovo governo... In realtà, con la legge elettorale vigente in Italia, il famigerato porcellum (chiamato così, occorre ricordarlo, perché l'estensore - il leghista Calderoli - la definì "una vera e propria porcata"), c'è ben poco da scegliere, visto che i nomi degli eletti sono scelti dai partiti e perché gli italiani, tradizionalmente, non votano secondo convenienza, ma secondo un vero e proprio tifo da stadio per la propria parte politica. Alla fine non gliene frega niente a nessuno che il governo sia in grado di risolvere i problemi del paese o - male minore - che riesca a governicchiare, a fare qualcosa, o anche semplicemente a far andare gli affari correnti.
Tutt'altro: agli italiani interessa solo che la parte che si tifa vinca le elezioni, così da poter sfottere gli amici che vincono dall'altra parte il giorno dopo, una volta letti i risultati... Sulla Gazzetta delo Sport, ovviamente.
Lo so, è deprimente, ma sono nato in Italia e non ci posso fare niente. In fondo mi sarebbe potuta andare peggo, sarei potuto nascere in Birmania o nel Ciad, ma sarei potuto anche nascere in Finlandia dove, a parte le notti lunghissime e il freddo, ho la vaga sensazione che si stia abbastanza meglio.
A questo si aggiunge la tendenza inarrestabile, da parte dei due principali candidati premier, a fare promesse mirabolanti senza preoccuparsi della fattibilità delle stesse. La cosa potrebbe anche lasciarmi indifferente; al massimo potrei cavarmela con un sorrisetto di compiacenza. Senonché i due principali contendenti - inserire qui maledizioni a piacere - hanno il dannato vizio di infilarsi nel mio lavoro: io lavoro per Aci Informatica, e noi ci occupiamo principalmente di bollo auto e Pra. Berlusconi vuole abolire il bollo, Veltroni il Pra. Comunque vada sarò disoccupato.
Quest'anno sto andando a votare con estrema fatica. C'è ben poco che possa fare per cambiare le cose, e qualunque cambiamento in vista pare essere negativo. Non solo per 'aspetto personale: anche le prospettive per tutti gli italiani, in genere, sono ben poco positive...
Teniamo duro e stringiamo i denti.
Ma nella peggiore delle ipotesi mando i curriculum all'estero: male che vada farò il rifugiato in qualche paese civile...


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venerdì 4 aprile 2008

Niente fine del mondo (per adesso)

Bé, a quanto pare nemmeno l'LHC riuscirà a far sparire questa palla di fango. In quest'articolo (in english, please) viene spiegato in dettaglio, e in termini abbastanza semplici, perché anche se ci mettiamo d'impegno, proviamo di tutto e sbagliamo qualunque calcolo sulla faccia della Terra non riusciremo a creare un mini buco nero in grado di risucchiare tranquillamente tutto il pianeta.
Con buona pace di chi predice catastrofi ad ogni pié sospinto.
E' affascinante come in ogni caso ci siano persone che, con una comprensione molto limitata di ciò che accade, siano pronte a pontificare e dare giudizi... Com'è vero che chi non comprende ha il terrore proprio di ciò che non comprende. Triste, ma vero.

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Now playing: Sacre - Mad World (From "Donnie Darko")
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martedì 1 aprile 2008

E se Watchmen fosse stato disegnato da Charles M. Schultz?


Di solito evito di riferirmi a post di altre persone, ma grazie a Wil Wheaton e al suo splendido blog ho scoperto un disegno assolutamente fantastico: cosa sarebbe successo se Watchmen fosse stato disegnato da Charles M. Schultz?
Il risultato si può ammirare qui. Non conosco l'autore, ma spero che mi perdonerà se riposto il suo meraviglioso disegno... E' assolutamente fantastico.

Snoopy come Rorschach è assolutamente terrificante ed esilarante allo stesso tempo.