sabato 12 aprile 2008

Odio le promesse elettorali...

Domani, si dice, dovremo andare alle urne. Sempre da quello che si dice ci toccherà scegliere il nuovo governo... In realtà, con la legge elettorale vigente in Italia, il famigerato porcellum (chiamato così, occorre ricordarlo, perché l'estensore - il leghista Calderoli - la definì "una vera e propria porcata"), c'è ben poco da scegliere, visto che i nomi degli eletti sono scelti dai partiti e perché gli italiani, tradizionalmente, non votano secondo convenienza, ma secondo un vero e proprio tifo da stadio per la propria parte politica. Alla fine non gliene frega niente a nessuno che il governo sia in grado di risolvere i problemi del paese o - male minore - che riesca a governicchiare, a fare qualcosa, o anche semplicemente a far andare gli affari correnti.
Tutt'altro: agli italiani interessa solo che la parte che si tifa vinca le elezioni, così da poter sfottere gli amici che vincono dall'altra parte il giorno dopo, una volta letti i risultati... Sulla Gazzetta delo Sport, ovviamente.
Lo so, è deprimente, ma sono nato in Italia e non ci posso fare niente. In fondo mi sarebbe potuta andare peggo, sarei potuto nascere in Birmania o nel Ciad, ma sarei potuto anche nascere in Finlandia dove, a parte le notti lunghissime e il freddo, ho la vaga sensazione che si stia abbastanza meglio.
A questo si aggiunge la tendenza inarrestabile, da parte dei due principali candidati premier, a fare promesse mirabolanti senza preoccuparsi della fattibilità delle stesse. La cosa potrebbe anche lasciarmi indifferente; al massimo potrei cavarmela con un sorrisetto di compiacenza. Senonché i due principali contendenti - inserire qui maledizioni a piacere - hanno il dannato vizio di infilarsi nel mio lavoro: io lavoro per Aci Informatica, e noi ci occupiamo principalmente di bollo auto e Pra. Berlusconi vuole abolire il bollo, Veltroni il Pra. Comunque vada sarò disoccupato.
Quest'anno sto andando a votare con estrema fatica. C'è ben poco che possa fare per cambiare le cose, e qualunque cambiamento in vista pare essere negativo. Non solo per 'aspetto personale: anche le prospettive per tutti gli italiani, in genere, sono ben poco positive...
Teniamo duro e stringiamo i denti.
Ma nella peggiore delle ipotesi mando i curriculum all'estero: male che vada farò il rifugiato in qualche paese civile...


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Now playing: Nick Cave & The Bad Seeds - Deanna
via FoxyTunes

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