martedì 19 giugno 2007

Artisti & modelle


Lo so, ho rubato il titolo da un film con Jerry Lewis e Dean Martin. Ma che ci posso fare? Quando un titolo e buona - seppur banale - ed efficace non posso che approvarlo...

Non sono un gran fotografo. Non per mancanza di talento - a dire il vero non so nemmeno se ne ho, di talento - ma per mancanza di applicazione. La prima regola per fare di me, o di chiunque altro, un buon fotografo dovrebbe essere quella di fare fotografie, fotografie e fotografie. Sempre e comunque, portando sempre con me la macchina fotografica. Io, semplicemente, non lo faccio. E' uno di quei casi in cui la mia pigrizia ha il sopravvento su tutto il resto. Più che altro una pigrizia mentale...
Ma, ancor di più, il vero problema è nella mancanza di soggetti interessanti. Ora... Cos'è un soggetto interessante? Potrei dare un migliaio di definizioni diverse, ma fondamentalmente, secondo la mia modesta opinione, un soggetto interessante è qualcosa che titilla il cervello di chi la sta facendo, risvegliando ricordi, sensazioni, idee... O quant'altro. Magari, se poi riesce a sfiorare qualcosa anche in chi guarda la foto è meglio...
Va da sé che con una definizione di questo tipo il soggetto interessante è frutto di una valutazione non obbiettiva e decisamente relativa... Ma credo che in un certo senso questo si possa applicare a tutto ciò che è arte.
Ciò che io adoro, come soggetti, è l'essere umano. Le sue opere, in quanto segno delle sue aspirazioni, dei suoi sogni, dei suoi successi e, perché no, dei suoi fallimenti. E l'essere umano nel suo complesso... Il ritratto, insomma. Adoro i ritratti. Va da sé che se potessi, avendone il tempo e l'opportunità, l'ideale sarebbe fotografare una persona "immersa" in qualche maniera nelle sue opere. Non necessariamente artistiche.
Purtroppo (o per fortuna?), pensandola come la penso, ho una decisa preferenza per una certa metà dei 6 miliardi e spiccioli di persone che abitano questa palla di fango: la metà femminile. Lo devo dire di nuovo? Adoro il corpo femminile, in tutte le sue sfumature. E' qualcosa che va oltre il sesso (ma non lo esclude, anzi...), è una presa di consapevolezza artistica ed elevata dei miei istinti più bassi e bestiali. Fondendo il mio io apollineo con quello dionisiaco (grazie, Nietzche, ottima definizione) trovo questo punto in comune: la Donna. E il maiuscolo lo merita tutto.
Ma... C'è sempre un ma. Fotografare le persone è sempre difficile, soprattutto di questi tempi. Difficile trovare qualcuno che non abbia un'espressione scontrosa, incazzata, scostante, alla checazzovuoismettilaimmediatamentecheoratigonfiodibotte. Praticamente impossibile, almeno in Italia 2007. Certo, ci si potrebbe fare un reportage su questo, le facce incazzate degli italiani... Ma mi hanno stancato. E' ciò da cui vorrei fuggire, non certo quello che voglio rappresentare. Con le Donne, poi, c'è un altro problema. Un problema che mi ha sconvolto la prima volta che mi ci sono trovato davanti, ma che poi, tutte le volte, mi ha sempre più fatto pensare. Le donne (e stavolta niente maiuscolo) non vogliono essere fotografate. O meglio, vogliono essere fotografate, ma non adesso, non con questo trucco, non oggi che mi sento cicciona, non in questo momento perché sono stravolta e così via.
Possibile che non capiscano? Vogliono la perfezione. Probabilmente sono semplicemente plagiate, massacrate, schiacciate dal continuo bombardamento di perfezione che tracima incessantemente da tutti i mezzi di comunicazione. Non è un bene. Primo, la perfezione che vedono non è frutto di diete ferree e di chirurghi dotati di mani miracolosi (che fanno parte del cocktail comunque). E' frutto, in gran parte, di ottimi truccatori, luci piazzate sapientemente e di Photoshop. Principalmente di Photoshop. Secondo: la perfezione è noiosa. Pallosa. Non stuzzica, non arrapa, non titilla niente. Almeno nel mio cervello... Ma non credo solo nel mio. Le babes che tappezzano con i loro corpi flessuosi i giornali di moda hanno, nella maggior parte dei casi, la carica erotica di un coltellino svizzero smussato. Le vere donne sono un'altra cosa.
Se potessi decidere e scegliere senza problemi credo che vorrei una (o più...) modelle carine, non stupide - ma quante ne voglio - ma non necessariamente apocalittiche. Capaci di interpretare più che stare come stoccafissi con un sorriso idiota davanti alla macchina fotografica. in grado di parlare e ridere. Che amino il loro corpo, che non ne abbiano paura e che siano anche disposte a mostrarlo. Si, anche senza vestiti, why not? Non si tratta solo di sesso. Anche di sesso, ovviamente, visto che tra le corde toccate c'è anche quella. Ma si tratta principalmente della bellezza del corpo femminile che, tranne che in alcuni casi estremi, è immensa. Perché tenerla nascosta?
Ovviamente anche questo pio (oddio, non tanto) desiderio rimarrà per sempre un sogno. Per adesso mi devo accontentare di qualche scatto rubato o a malapena consensuale... Però devo dire che qualche volta, complice anche una collega di lavoro dalla bellezza delicata e trovata in un momento di grazia in cui ha acconsentito a farsi fotografare, qualche volta i risultati non sono male...

1 commento:

Unknown ha detto...

Silvio,se proprio vuoi,visto che ,come ben sai,io ho perso tutte le mie foto,io sono disponibilissima a farmi fotografare..vestita però!!non sono pronta al grande salto:-)
spero tu scenda presto,a prescindere
dalle foto.
Tiziana.