domenica 3 giugno 2007

Sogni (Parte I)


Ognuno di noi ha un sogno. Il classico sogno italiano prevede un inizio con una vittoria eclatante al superenalotto... Difficilmente pensiamo ad un sogno che parta con un buon finanziamento da una banca di fronte ad una buona idea: noi italiani sappiamo che le nostre banche finanziano se, e solo se, si hanno forti appoggi politici. E non danno soldi per realizzare buone idee: danno soldi per comprare Porsche, trombarsi veline e rifornirsi di polverina candida.
Da sempre è uno dei motivi per cui qui in Italia è praticamente impossibile intraprendere qualcosa se non si è straricchi di famiglia.
Detto questo, anche il mio sogno comincia con una vincita al SuperEnalotto - al quale peraltro non gioco mai -, con un'eredità misteriosa o un'altra fonte di denaro assolutamente inaspettata e non sudata.
Che ci volete fare, sono un pigro terrone...
Cosa farei con quei soldi? In realtà è un sogno molto semplice: mi comprerei (o mi farei costruire) uno schooner (tipo il Pride of Baltimore II riprodotto qui a lato, courtesy of Wikimedia commons). Un due alberi a vela, in legno. Mentre la nave è in costruzione (un annetto?) andrei a vela in continuazione, per essere ben preparato. Sia sottocosta che in alto mare, compresa qualche uscita in Atlantico.
Quando poi sia io che la nave fossimo pronti recluterei un equipaggio (se il sogno va fino in fondo composto solo da giovani donne...) e, con calma, mi dirigerei a sud-est, dritto per l'Oceano Indiano e poi il Pacifico.
Dopo di che... "Seconda stella a destra, questo è il cammino, e poi dritto, dritto fino al mattino..."

1 commento:

Unknown ha detto...

Silvio qualunque cosa tu decida di fare,in caso di vincita, io sono con te sempre ci portiamo i gatti e chi se ne frega del mondo intero!!
chiaramente posso sempre vincere prima io(se! magari).
fortunatamente esiste la nostra fantasia,nessuno mai potrà togliercela.
e adesso mi spiego la canzone.