giovedì 15 novembre 2007

Una semplice teoria del tutto?

UPDATE: Qualcosa non torna con l'elegante pezzo di carta prodotto dal gentile dr. Lisi. Alcuni passaggi non sono convincenti, un po' di matematica non mi torna (potrei essere io, la ruggine invade ormai il mio cervello) e mi pare che certe assunzioni siano quanto meno azzardate...
C'è molta poca fisica e molta matematica (del tipo più divertente, devo dire), ma non sono per niente convinto dalla fisica. Ho il sospetto che si tratti di uno scherzo molto ben congegnato. Di alto livello, non c'è che dire, ma uno scherzo.
Temo che la mia fondamentale repulsione per la rappresentazione del Modello Standard e l'algebrizzazione della fisica delle alte energie mi renda un po' scettico, ma la parte che mi è più familiare ha troppi passaggi saltati per i miei gusti.
Voto per lo scherzo. Grandioso, tra l'altro.
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Prima o poi doveva succedere.
Me l'aspettavo da un momento all'altro. Un "tizio", probabilmente un genio (tale Garrett Lisi), a occhio pare essere uno dei tanti freak e spostati che sembrano essere la normalità nella società postindustriale 2.0. Vive spostandosi tra le Hawaii (dove fa surf) e il Colorado (dove, in maniera abbastanza scontata, fa snowboard). Ha la faccia simpatica, sembra tanto uno degli invidiabilissimi bersagli di invidia presentati su National Geographic Adventure o programmi del genere. Non ha giacca e cravatta, non è serio, non fa parte dell'establishment. Secondo molti non è nient'altro che uno dei tanti "parassiti della società" che non producono niente di importante.
Perfetto. Peccato che il buon Garrett, sotto quell'aspetto pacioccone da surfista filosofo nasconda un inquietante e terribile segreto: Garrett non è solo un innocuo surfista. E' un fisico teorico. Pure bravo, pare. Chi conosce i blog e i forum "giusti" sa che il dottor Lisi (perché il suo bravo PhD in fisica teorica ce l'ha...) è molto attivo nelle discussioni tra i teorici che lavorano sulla struttura fine stessa dell'universo. Anche tenuto in buona considerazione.
Il surfista, tra un'onda è l'altra, ha meditato molto sulle simmetrie e sulle rotture di simmetria (che sono tra gli argomenti più importanti nella moderna fisica della GUT). Ha anche meditato abbastanza sui diversi parallelismi tra particelle, sulle loro simmetrie e sulle regole di esclusione quantistiche e sui principi della fisica delle particelle... E alla fine è riuscito a mappare tutte queste proprietà peculiari delle particelle elementari su di un'algebra di Lie molto nota nelle comunità matematiche, la cosiddetta E8.
Questa figura, esteticamente - e matematicamente - molto significativa, ha svariate proprietà interessanti. La cosa più interessante è che, se Lisi ha ragione - potrebbe essere utilizzata come una vera e propria "tavola periodica" delle particelle elementari (come suggerisce lo stesso dr. Lisi), permettendo di effettuare previsioni verificabili con estrema facilità. Per dirla in breve, non tutti i 248 nodi disponibili sono occupati. Questo significa che dovrebbero esistere (o dovrebbero essere producibili nei grandi acceleratori) delle particelle ancora sconosciute con delle proprietà quantiche ben precise previste dalla teoria. Basta andare in un grande acceleratore (tipo il LHA a Ginevra), sparare qualche atomo ad energie semirelativistiche e vedere cosa ne esce fuori. Un gioco da ragazzi, Rubbia ha preso il Nobel scoprendo con questa tecnica il Bosone di Higgs.
Una delle cose interessanti relativamente alla teoria di Lisi è che, se la sua teoria si rivelasse funzionale, per la prima volta avremmo una teoria (exceptionaly simple, come dice nel suo lavoro) in gradi di superare il Modello Standard, la teoria che descrive con un unico formalismo tre delle quattro forze fondamentali della natura (interazione elettromagnetica, interazione nucleare debole ed interazione nucleare forte), includendo nel modello anche la quarta e più elusiva delle forze, la gravitazione.
Tutto questo è stato tirato fuori da un surfista spostato al di fuori dei normali circoli accademici. E' qualcosa che può succedere solo nel campo della fisica teorica e della matematica, dove una serata passata sdraiati su una spiaggia hawaiiana a rilassarsi e a ragionare è più proficua di mesi passati in ufficio. Ma è successo.
Tutto lascia prevedere che, con l'aumento della potenza computazionale disponibile a prezzi bassissimi, con le possibilità di comunicazione praticamente infinite rese disponibili da Internet e con la democratizzazione della conoscenza che diventa sempre di più un principio fondamentale mondiale figure come quella di Garrett Lisi diventeranno sempre più comuni, sempre più importanti. Confesso che non ho ancora letto le 31 pagine del lavoro di Lisi: ho letto la notizia stamattina e ho subito pensato a scriverci sopra qualcosa; mi sono limitato ad una veloce scorsa, ma a prima vista mi pare che il lavoro sia molto valido. Estremamente valido. Può darsi che venga falsificato da qualche esperimento - stranamente ho come un'intuizione per la quale credo che sarà difficile... - ma il suo significato sociologico è indubbio: dopo un secolo e mezzo di predominio assoluto della Big Science, dominata dalle grandi strutture accademiche, inondata dai fiumi di denaro provenienti dall'establishment e legata alle logiche di avanzamento delle Università, la scienza di alto livello si sta nuovamente democratizzando, lasciando spazio ai liberi pensatori, alla gente fuori dagli schemi... In parole povere proprio a quelli che hanno fatto avanzare a passi da gigante la nostra comprensione del mondo fino ai primi anni del secolo scorso.
Un gran bel risultato, che da solo ripaga completamente ogni penny investito nello sviluppo delle reti di comunicazione.

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