lunedì 23 giugno 2008

La sicurezza dell'LHC

Finalmente, dopo tanto, troppo tempo durante il quale le peggiori speculazioni avevano trovato libero sfogo in innumerevoli cavolate basate più che sulla fisica sui nomi d'impatto di alcuni "strani" oggetti, il CERN ha pubblicato una serie di rapporti sulle possibilità che quanto prodotto nell'LHC possa annientare il mondo.
Ricapitolando brevemente alcuni avvocati in vena di facezie avevano fatto partire - ovviamente con gran pubblicità e intervento dei mass media - un paio di cause in cui si accusavano gli scienziati del CERN di rischiare letteralmente la distruzione del mondo (o anche, bontà loro, dell'intero universo) creando buchi neri, strangelets, bolle di vuoto o anche puffi blu, se per caso avessero inserito nell'acceleratore un Gargamella incavolato.
Fortunatamente (o no?) le probabilità che questo accada sono meno che infinitesimali. Il CERN ha pubblicato una serie di rapporti che spiegano i motivi per cui l'LHC è meno pericoloso di una teiera messa a bollire. Si possono trovare in rete (qui c'è un riassunto in italiano, qui lo stesso riassunto in inglese, qui il rapporto completo, in inglese, integrato da un addendum sulle strangelets che, tra l'altro, è un interessante pezzo di buona fisica...).
Penso che, ancora una volta, la summa ignorantia dei mezzi di informazione abbia compiuto il suo giro. Sono pronto a scommettere che molti giornalisti generalisti solleveranno dubbi (perché il CERN sente la necessità di controbattere a questi timori se non c'è un fondo di verità?) quando invece si tratta di un'esemplare tentativo, da parte dei fisici dell'organizzazione ginevrina, di spiegare in termini comprensibili al grande pubblico il motivo per il quale essi sono così tranquilli.
Va da sé che la risposta corretta da dare a questi timori sarebbe stato un banale "studiate un po' di fisica e così capirete che state dicendo un mucchio di stupidaggini", ma fortunatamente lassù a Ginevra sono dei signori, molto più gentili di quelli che li accusano.
Sono veramente curioso di vedere quali e quanti giornali riporteranno queste educate ed esaurienti risposte... E quanti, significativamente, le ignoreranno per dare spazio all'ennesimo reportage sugli amori della Canalis.

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