venerdì 25 maggio 2007

Insensibilità indotta

E' un mondo strano questo. Siamo in overdose di informazioni, di ogni tipo, e questo ci sta constringendo ad assumere atteggiamenti che sono lontani dal nostro sentire. Come diceva una meravigliosa battuta, stiamo cominciando ad avere idee che non condividiamo.
Idee razziste, intolleranti, stanche di tutto e di tutti. Idee che sarebbero rivoluzionarie... Se la rivoluzione fosse Mein Kampf o se essere rivoluzionari significassa adottare le più becere e conservatrici idee sulla faccia della terra.
Si, l'intolleranza sta diventando quasi completamente legge. Qual'è il motivo? A volte penso che la vera ragione sia la tolleranza, il politically correct ipocrito che viene imposto a tutti e, badate bene, la parola chiave è imposto. Imposto significa che non scegli tu di essere tollerante, ma devi esserlo, senza sapere il perché.
Io sono tollerante perché ho letto Socrate (a dire il vero Platone - grazie LiberLiber - e Senofonte che parlano di Socrate, visto che lui non amava scrivere, ma il concetto è lo stesso).
Io sono tollerante perché mia madre mi ha dato una magnifica educazione. Io sono tollerante perché ho imparato dagli studi scientifici che non esistono verità assolute. Io sono tollerante perché adoro Karl Popper. Sono tollerante per un miliardo e mezzo di motivi. Ma non sono, e non sarò mai, tollerante perché sono costretto ad esserlo. Piuttosto la morte.
Parafrasando una frase celebre sono pronto a dare la vita perché un nazista possa dire le sue idee, ma anche a darla perché io non sia obbligato a far dire ad un nazista le sue idee.
Magari è anche un po' troppo complessa, ma in realtà il concetto è semplice: Mia madre non è ipoudente, è sorda dal 1943, e chiamarla ipoudente non la farà tornare a sentire. Quando parliamo tra di noi usiamo la parola sorda, non ipoudente. Nessuno ci ha mai obbligati a non usare la parola tra di noi, non la consideriamo offensiva. Eppure, in pubblico, dovrei dire che mia madre è ipoudente, come se cambiando il significante si cambiasse il significato.
L'unica cosa che si cambia è che si acquista sempre di più un'insofferenza verso questi termini imposti che vorrebbero essere non offensivi, ma che sono solo stupidi. Si cambia il simbolo, si impone un simbolo, il simbolo viene odiato perché imposto... E col tempo ciò che è rappresentato dal simbolo viene odiato a sua volta.
Sto cominciando ad avere un sospetto (sarà paranoia da complotto?). Ma non è che è stato tutto fatto apposta per renderci ancora più intolleranti di prima?
No, la stupidità umana è l'unica cosa della quale vado certo. Sono sicuro che un sacco di gente è convinta di fare del bene usando i termini politically correct.
Svegliatevi, gente, non funziona, Stiamo ottenendo l'effetto contrario. Extracomunitario è diventato una parolaccia e marocchino un termine scherzoso.
Oltre che il nome di un caffé.

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