martedì 29 maggio 2007

Possibilità creative

Ieri sera stavo (finalmente!) parlando con degli amici a proposito della creatività (devo dire che andare in ferie è stata una cosa fantastica, più che altro perché mi dà la possibilità di scambiare, di nuovo, due chiacchere con gli amici di fronte ad una birra).
Siamo tutti tra i trentacinque e i quaranta ormai, ne è passato di tempo da quando eravamo la "nuova generazione", e finalmente siamo arrivati al punto di poter discutere tra di noi sulla "nuova generazione" (che, appunto, non siamo noi). Devo dire che ci mancava solo la coppola nera e il bastone, perché per un attimo mi è sembrato come se fossimo dei vecchietti seduti su una panca di una piazza assolata a parlare male dei giovani... Magari si tratta di una malattia genetica di noi terroni!
Tornando all'argomento principale, si parlava della strana insipienza dei ragazzi di 15-20 anni di adesso. Sono dotati di migliaia di strumenti creativi in più di noi quando avevamo la loro età. Tutti questi strumenti costano estremamente meno di quanto costavano a noi all'epoca. Sono preparatissimi, studiano come matti per ottenere la perfezione tecnica in tutto quello che fanno - nello specifico si parlava di musica, ma credo che il discorso valga per tutto ciò che è creativo, tipo video, scrittura ecc. - eppure la maggior parte dei contenuti non sono minimamente all'altezza di tutte queste possibilità. Vent'anni fa fare una registrazione musicale decente implicava una spesa enorme (adesso sarebbero un migliaio di euro... credo), adesso con un computer - che tutti hanno - e due strumenti made in China ma di qualità più che accettabile si può tranquillamente preparare un disco. Per farsi conoscere dovevi sbatterti come un matto, suonando in giro, mandando cassette. Adesso con Internet tutto sembra più facile. Perché non si vede all'orizzonte il prossimo Sgt. Peppers Lonely Hearts Club Band?
Molti dubbi, poche risposte. Prima di tutto farsi conoscere non è per niente così semplice, anzi, adesso è peggio di prima. C'è una folla là fuori, Internet fa sì che ci siano letteralmente milioni di proposte, musiche, video, e quant'altro si possa immaginare. Farsi notare in mezzo ad una folla non è mica così semplice. La situazione ricorda molto una meravigliosa trovata di Spielberg in Schindler's List... Un film completamente in bianco e nero in cui, per evidenziare una bambina in mezzo ad una folla immensa di prigionieri ebrei destinati al massacro, Spielberg ebbe la geniale idea di inserire l'unica macchia di colore del film, il fiammante vestito rosso della bambina. Gli occhi di tutti si fissarono su quel particolare e quando, più tardi nel film, si vede un cadaverino coperto da un bulldozer con quello stesso vestito rosso... Bé, l'impatto emozionale è una martellata.
Ci vuole un vestito rosso, quindi, qualunque cosa sia, per potersi distinguere da quest'immensa folla creativa che agita Internet. E non bisogna essere intimoriti dall'essere messi a confronto con quell'altro miliardo di persone che circola qua dentro. Tutti, in fondo, hanno qualcosa da dire, e non importa se poi non risulterà altro che parte del rumore di fondo. In qualche maniera dobbiamo provarci, dopo tutto non è detto che scriveremo cose degne di Tolstoj o Lennon, ma non dobbiamo negare a priori la possibilità.
Chi lo sa, magari abbiamo già quel vestito rosso addosso, quella macchia di colore che ci distingue dal grigiore uniforme di Internet, e non lo sappiamo. Dobbiamo solo provarci.
Sperando, ovviamente, di non finire seppelliti in una fossa comune da un bulldozer.

1 commento:

Unknown ha detto...

silvio te l'ho già detto...
quanto sei figo in quella foto.....