domenica 3 febbraio 2008

Cloverfield

E' stato annunciato come l'evento cinematografico della stagione, cosa un po' divertente perché in questo mondo frenetico di inizio 2008 gli eventi, se va bene, hanno una durata di appena una settimana.
Ieri sono andato a vederlo... Non rivelerò la trama, con un po' di fortuna ci sarà qualcuno che vorrà andarlo a vedere, ma mollo giù un po' di considerazioni sparse:
L'impatto è notevole. I commentatori americani lo hanno descritto come scaring as hell, terrorizzante, e posso anche ben capirli. Se ci si immerge a fondo nella storia se ne esce che tremano le gambe. Qui in Italia l'effetto è molto meno marcato: noi non abbiamo vissuto in prima persona l'11 settembre - e questo fa una bella differenza - e in più mai come in un film "finto amatoriale" come questo il doppiaggio, seppur ben realizzato - svilisce la storia. Le voci sono sempre troppo perfettine, troppo impostate per dare la sensazione del "reale", fondamentale in quel film.
Ci sono alcune palesi forzature della realtà. Non parlo di un mostro alto ottanta metri che distrugge New York, quella è la violazione zero del film, la premessa inspiegata ed inspiegabile che colpisce l'immaginario dei protagonisti... Un po' come un paio di Boeing 767 contro le Torri Gemelle ;). Parlo della videocamera più robusta e con la batteria di più lunga durata dell'intero universo conosciuto e di un paio di altre invenzioni che stiracchiano un po' il senso della realtà.
L'insoluto è la chiave del film. Non si sa niente di quello che sta succedendo all'inizio, non si sa cosa sta succedendo in corso d'opera, non si sa cosa è successo alla fine. J.J. Abrams è riuscito a metterci nei panni della povera vittima, una di quelle migliaia di formiche che vengono regolarmente spiattellate e schiacciate nei film catastrofici. E' anche troppo perfetto in questo, visto che la sensazione che ci viene trasmessa è un senso di totale impotenza. Guardacaso la stessa identica sensazione che milioni di americani hanno provato dopo l'11 settembre... Purtroppo loro hanno riversato la loro frustrazione e impotenza su di un paio di nazioni radendole al suolo, giusto per fare qualcosa, ma questa è un'altra storia.
Un'ultima considerazione al volo: i commenti nella sala semivuota variavano da un "er peggio firm ch'ho mai visto" al sempre immortale "aridatece i sordi". Cercare qualcuno che vada a vedere un film senza preconcetti, che si faccia assorbire da una narrazione difficile e complessa da seguire, che apprezzi il metamessaggio lanciato dall'opera stessa è, in un cinema di Roma nel 2008, una fatica inutile. Noi italiani stiamo riuscendo a diventare più idioti, massificati e senza cervello degli americani, e non è poco come traguardo.
Ce lo meritiamo Berlusconi.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Silvio io il film non l'ho visto..ma sulle conclusioni mi trovi perfettamente d'accordo..stiamo diventando(o forse lo siamo già) molto peggio degli americani..e sai che ti dico..pure Mastella ci meritiamo.. e anche Bossi,Maroni, Castelli, Bondi, Rutelli, Veltroni, D'Alema(si pure lui..)
Ce la meritiamo tutta questa finta classe politica..tutta, tutta, tutta...dal primo all'ultimo..

Italiano...vota la trippa...

Konrad ha detto...

Cercherò di trovare la possibilità di vederlo anche a Milano....mi hai incuriosito.