lunedì 25 febbraio 2008

Strani attrattori

Ormai dovrebbe esser ben chiaro ai miei cinque lettori di manzoniana memoria che c'è qualcosa che non va. Sono depresso, stanco, sempre deconcentrato, ansioso. Non so nemmeno perché. Lavoro male, poco, non sono soddisfatto di quello che faccio. Non riesco ad interessarmi facilmente a niente, sto lentamente disseccando i miei molteplici interessi, limitandomi ad un "continuare" senza molto senso.
Da buon vigliacco tento di immaginare una via d'uscita, non un sidestep, almeno spero, ma una maniera per "disincastrarmi" da questa situazione noiosa e preoccupante.
Il mio cervellino malato ha partorito un'idea perversa, che forse potrebbe essere una soluzione: prendo un aereo, vado in Montana e rimango lì per tre settimane, in giro per le Badlands, a "cercare me stesso"... A due passi da Yellowstone. Magari invece di me stesso trovo l'orso Yoghi.
Chi lo sa, con Theodore Roosvelt ha funzionato (ma lui ci è rimasto per ben più di tre settimane). Magari funziona anche con me. Magari riesco addirittura a scrivere qualcosa di decente, che meriti la pubblicazione...
Non so che dire, si può anche considerare questo post come una RFC (=Request For Comment), quindi se qualcuno ha qualche idea...
Le mie si sono disseccate.

1 commento:

Unknown ha detto...

Non c'è felicità per chi non viaggia!
A forza di stare nella società degli uomini, Anche il migliore di loro si perde.
Mettiti in viaggio.
I piedi del viandante diventano fiori, La sua anima cresce e dà frutti E i suoi vizi son lavati via dalla fatica del viaggiare.
La sorte di chi sta fermo non si muove.
Dorme quando quello è nel sonno e si alza quando quello si desta.
Allora VAI, Viaggia, ...Silvio!!!
(passo indiano)